Sono quasi 10mila le imprese femminili che nel 2013 sono state finanziate grazie al supporto del Fondo di Garanzia Statale (l.662/96), per un totale di finanziamenti erogati di oltre 671 milioni di euro. Numeri che crescono di anno in anno, grazie anche ai vantaggi che le aziende “in rosa” hanno nell’accesso all’agevolazione: possibilità di prenotare l’accesso, priorità nella valutazione della domanda, esenzione nel versamento della commissione una tantum e copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni.
I dati sono quelli del Mediocredito centrale, l’istituto finanziario che si occupa della gestione del Fondo di Garanzia. Nella figura di seguito riportiamo la serie storica delle domande di accesso alla garanzia relativa agli ultimi 13 anni. La crescita nell’uso di questo importante strumento agevolativo è notevole, e sottolinea anche quanto la garanzia statale non sia ancora pienamente sfruttata da tutto il sistema, sia dalla parte delle aziende che da quella delle banche, per facilitare l’accesso al credito:
In linea con i dati complessivi, anche per le imprese femminili si conferma un maggiore uso della Garanzia Statale nelle regioni del Nord (4.426 domande accolte nel 2013), rispetto al Centro (2.766) e al Sud (2.599).
Sono, inoltre, maggiormente le micro imprese del settore del commercio a fare domanda (e vedere accolta la richiesta) di garanzia, come si vede nella figura successiva:
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
(come da definizione dell’art. 2, comma 1, lettera a) della legge 215/1992)