Presentata la prima ricerca sul futuro dei pagamenti B2B in Italia al Netcomm Forum 2024
Opyn, piattaforma digitale leader in Italia e in Europa nel Lending-as-a-Service ha presentato oggi in anteprima, in occasione della diciannovesima edizione del NETCOMM Forum, i primi dati relativi all’Italia risultanti da una ricerca condotta su scala europea con Ipsos sul Buy Now Pay Later (BNPL) in ambito B2B.
Si tratta della prima ricerca dedicata alle dinamiche di adozione e gradimento delle soluzioni Buy Now Pay Later in ambito B2B in Europa, di cui OPYN ha anticipato i dati relativi all’Italia.
Secondo le prime evidenze, il 98% delle imprese italiane considera il Buy Now Pay Later nel futuro dei pagamenti digitali e il 65% è già orientato a valutare l’adozione di soluzioni rese possibili dal digitale per il pagamento dilazionato.
“Siamo tra le pochissime fintech europee focalizzate sul settore B2B - ha spiegato Greta Antonini, Chief Marketing & Communication Officer – e abbiamo per questo introdotto già oltre un anno fa il nostro servizio Opyn Pay Later, che abbiamo reso disponibile anche all’estero, in 5 lingue, per merchant e buyer all’inizio del 2024. Oggi osserviamo che il modello Buy Now Pay Later va consolidandosi come soluzione di pagamento per le imprese. Con questa ricerca abbiamo voluto cercare di misurare questo fenomeno e oggi i primi risultati riferiti al mercato italiano confermano le nostre intuizioni. Ci danno un’indicazione iniziale, in attesa di conoscere le dinamiche dei sistemi di pagamento delle imprese nel resto dei paesi che stiamo analizzando: UK, Francia, Germania e Spagna”.
La ricerca è stata condotta tramite la somministrazione di interviste a imprenditori e manager di 200 aziende italiane con diverse dimensioni e localizzazione geografica. Le aziende selezionate operano in settori differenti: nell’industria manifatturiera per il 40%, nel settore dei servizi per il 28% e in quello del commercio per il 21%, il restante 10% appartiene ad altri settori. Le aziende sono inoltre caratterizzate da canali di vendita fisici e/o digitali: il 36% utilizza canali digitali e fisici, il 29% solo digitali, il restante 35% solo canali fisici.
La ricerca fotografa gli attuali strumenti di pagamento in uso tra imprese in Italia e la propensione all’adozione di soluzioni Buy Now Pay Later in relazione al tasso di digitalizzazione degli strumenti finanziari e in risposta alle emergenti esigenze di corporate e PMI nella gestione dei pagamenti e della relazione con la clientela.
La quasi totalità delle aziende (98% del panel intervistato) gestisce il conto corrente in modalità online, oltre la metà (57%) si avvale di servizi per la gestione sicura dei pagamenti e degli incassi, e poco meno (54%) utilizza servizi per gestire pagamenti per e-commerce.
Di queste aziende coinvolte nella ricerca Ipsos, il 65% si orienta principalmente su pagamenti a 30-60-90 giorni, contro un 20% che predilige i pagamenti in un’unica soluzione. Termini di pagamento più lunghi o finanziamenti di medio-lungo termine sono utilizzati in maniera minoritaria.
Le imprese italiane conoscono il Buy Now Pay Later: oltre la metà (51%) dichiara di conoscerlo bene, solo il 14% non ne ha mai sentito parlare; inoltre, le opportunità per il BNPL in ambito B2B sono note a oltre la metà degli intervistati.
Chi lo ha già adottato ha registrato riscontri positivi dai propri clienti nella maggioranza dei casi (91%). In particolare, il BNPL viene apprezzato dai merchant B2B che vedono: nel 42% dei casi, incassi regolari e migliori flussi di cassa; nel 41% dei casi, la possibilità di personalizzare i piani rateali da offrire ai clienti; nel 36% dei casi, un aumento delle vendite. Tra i vantaggi anche la riduzione dei costi amministrativi (per il 36% degli intervistati) e dei rischi di insoluto (33%).
La ricerca condotta da Ipsos per OPYN sarà conclusa entro l’estate 2024 e consentirà di avere la prima visione della posizione dell’Italia a confronto con gli altri paesi coinvolti in relazione alla diffusione del BNPL in ambito B2B.