Nel 2023 continua a crescere la richiesta di soluzioni finanziarie smart e integrate nelle piattaforme digitali di business non bancari. Grazie al Banking as a Service (BaaS), banche, fintech e aziende collaborano per offrire agli utenti un’esperienza frictionless. Scopriamo come…
Per banking as a Service si intende un modello di business in cui soggetti finanziari autorizzati permettono, attraverso la propria tecnologia, di erogare servizi tipicamente bancari a realtà non-finanziarie, ma anche di migliorare l’offerta di istituti finanziari e banche grazie ad una maggiore velocità ed efficienza.
Si tratta di un processo che assicura l’esecuzione di svariati servizi finanziari in modo perfettamente integrato nei processi in uso, permettendo a qualsiasi tipo di azienda di offrire ai propri clienti soluzioni aggiuntive normalmente erogate dalle banche, come pagamenti, prestiti, servizi di gestione del risparmio e buy now pay later.
Un esempio in questo caso è Opyn Pay Later, la soluzione di pagamento B2B che ti permette di semplificare e massimizzare le vendite, online e offline. Si tratta di una piattaforma end-to-end che attraverso la tecnologia consente alle imprese di acquistare subito prodotti o servizi da altre imprese, ma pagarli diluiti a rate nel tempo, senza interessi.
Questo modello rientra all’interno del più grande fenomeno dell’embedded finance o finanza integrata, che abbiamo analizzato nel dettaglio in questo articolo. Se l’embedded finance si riferisce più ampliamente all'esperienza del cliente, resa frictionless dalla fornitura del servizio finanziario all’interno del flusso dell’utente, il Banking as a Service si svolge nel back-end e riguarda specificatamente la fornitura e l’integrazione del prodotto finanziario.
L’obiettivo è sempre quello di mettere al centro il cliente, che è poi la chiave per il successo di ogni tipo di business. Servizi finanziari direttamente disponibili nel momento e nel luogo più utile all’utente ne migliorano l’esperienza, aumentando gli scontrini medi e la fidelizzazione.
Il Banking as a Service ha portato una rivoluzione nel mondo finanziario e fondamentale per il suo sviluppo è stata la PSD2, cioè la seconda direttiva sui servizi di pagamento attuata nel 2020. La direttiva ha portato le istituzioni finanziarie ad aprire i loro sistemi a sviluppatori di terze parti che possono così accedere ai dati dei clienti ed effettuare transazioni in loro nome. Questo avviene attraverso le così dette API bancarie (Application Programming Interface) che mettono in connessione tra loro software che altrimenti non potrebbero comunicare.
In questo modo, le fintech collaborano direttamente con le banche per integrare i servizi finanziari nei prodotti e nell’interfaccia di altre aziende.
I vantaggi e gli utilizzi del Banking as a Service sono svariati sia per le istituzioni finanziarie sia per le aziende.
In particolare, gli Istituti finanziari attraverso il Banking as a Service possono:
Efficientare e velocizzare i propri processi interni.
Offrire nuovi servizi finanziari funzionali e veloci ai propri clienti.
Integrare soluzioni per aumentare la propria redditività per cliente.
Mentre le aziende non finanziarie grazie al Banking as a Service possono:
In ambito pagamenti, offrire nuove opzioni di acquisto ai propri clienti online e offline.
Sviluppare nuove linee di business e di revenue.
Dare supporto finanziario e soluzioni agili ai propri fornitori.
Offrire soluzioni di credito al proprio organico aziendale.
Proprio grazie ai suoi numerosi vantaggi per tutti gli interlocutori coinvolti, il settore del Banking as a Service continuerà a crescere. Secondo Allied Market Research nel 2020 il valore del mercato globale del Banking as a Service era 2,41miliardi di dollari e le proiezioni puntano al raggiungimento degli 11,34 miliardi nel 2030.
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