I principi, le credenze, la mission su cui si fonda un’organizzazione, insieme al comportamento dei suoi dipendenti, sono ciò che va a creare la cultura di un’azienda. Qualcosa di astratto quanto importante per garantire un’ambiente di lavoro positivo, che, soprattutto in periodi instabili come questi, è un elemento chiave per il successo di qualsiasi attività.
Possiamo definire la cultura aziendale come quell’insieme di norme, valori e principi, validi e condivisi all’interno di un’organizzazione. Ogni azienda ne ha una specifica derivata dal comportamento e dalle attitudini dei suoi membri.
In che modo i dipendenti si adoperano per raggiungere gli obiettivi di business? Come si relazionano fra loro, con i clienti e i fornitori? Come vengono affrontate le gerarchie interne? Sono tutte domande che aiutano a definire che tipo di ambiente e di cultura, appunto, vige in azienda.
La cultura aziendale si crea tutti i giorni, a cominciare dalle persone che ne fanno parte, ma in qualche modo viene dettata anche dall’alto. Essa è strettamente legata allo stile di leadership che guida l’organizzazione. Come si pongono i manager nei confronti dei collaboratori? C’è una stretta subordinazione o un legame più amichevole?
Se il top management riesce a mettersi sullo stesso piano del proprio team, mantenendo comunque distinti compiti e responsabilità, contribuirà a sviluppare un ambiente lavorativo di qualità, che è il primo passo per creare una cultura aziendale basata sulla collaborazione e il lavoro di squadra, in cui il singolo è spronato a dare il massimo in sinergia con i colleghi.
Quasi metà delle persone in cerca di lavoro cita la cultura aziendale come molto importante quando sceglie di candidarsi per una posizione. Il valore che ha per un dipendente è quindi chiaro ma i benefici sono molti anche per l’azienda stessa: scopriamoli assieme!
Employer retention. Quando un dipendente si sente accettato, compreso, parte di un team, è molto più portato a rimanere a lungo termine. Si crea un senso di appartenenza che abbassa i ritmi di turn over e massimizza la retention rate.
Performance migliori: una cultura aziendale positiva si traduce anche in performance lavorative migliori, come dimostra uno studio di PWC che ha coinvolto oltre 2.000 persone in 50 paesi. Il 65% degli intervistati fra management e dipendenti, ritiene la cultura aziendale uno dei fattori più importanti per le performance di un’organizzazione, anche più del modello di business.
Immagine. La cultura aziendale influisce e va a caratterizzare anche l’identità di un marchio. Se tratti bene i tuoi dipendenti e hai un'atmosfera aziendale positiva, questo verrà comunicato all’esterno e anche i tuoi clienti lo percepiranno, indentificando il tuo brand come un modello positivo, da preferire rispetto alla concorrenza.
Coinvolgimento interno: i dipendenti coinvolti sono più collaborativi, lavorano meglio e con maggiore dedizione, interagiscono di più fra i team, diminuendo di conseguenza i conflitti interni, una delle principali minacce ad un clima di lavoro costruttivo. E, come emerge da un report di Denison Consulting, sono proprio le organizzazioni con culture forti a vantare tassi di coinvolgimento superiori al 72% rispetto a quelle con culture deboli.
Una volta chiari i numerosi benefici dati da una cultura aziendale positiva, è naturale chiedersi come strutturarne una. Ecco, dunque, i punti fondamentali da seguire per creare una cultura in azienda e mantenerla nel tempo.
Parti da dove sei: non puoi creare qualcosa di nuovo da zero quando si parla di cultura aziendale, devi cominciare dal punto in cui ti trovi. Che tipo di impresa sei? Quali sono i tuoi valori fondanti? La tua missione? Come parlano gli altri di te? E i membri del tuo team? Per cominciare parti da loro e dalla loro opinione sulla vita in azienda.
Definisci i tuoi obiettivi: una volta definito un punto di partenza, mira in alto! Che caratteristiche vuoi che abbia la cultura della tua realtà? Autoritaria e molto improntata su processi e regole o amichevole e più basata sulla motivazione dei dipendenti? Sono molte le combinazioni possibili, non ti resta che identificare quelle più adatte ai tuoi obiettivi.
Rendi l’idea azione: come passare dalla carta alla realtà? La cultura aziendale parte dai principi che guidano l’impresa ma è costituita dai comportamenti concreti delle persone al suo interno. È quindi fondamentale trasformare le parole in azioni. Utile in questo senso risulta la creazione di linee guida di comportamento da diffondere fra i team, insieme a meeting periodici di allineamento per sondare il morale dei dipendenti e capire possibili problematiche da risolvere. Più di tutto però, il ruolo chiave è del management che ha il compito di dare il buon esempio al resto del team, che si sentirà così ispirato a fare del proprio meglio.
Riconosci i traguardi: non c’è niente che migliori più il clima in azienda che il giusto apprezzamento per il lavoro dei dipendenti; i successi, grandi e piccoli, andrebbero sempre riconosciuti, sia da parte del management sia all’interno del team. Questo significa anche riprendere i comportamenti inadeguati o che si discostano dalle linee guida. Il feedback è uno step fondamentale per rafforzare un clima positivo e mantenerlo nel tempo.
Offri la giusta motivazione: Cosa stimola i tuoi dipendenti a dare il meglio di loro? Premi, eventi dedicati, formazione, bonus, sono tutte modalità per fornire la giusta carica ai dipendenti che si sentiranno così spronati a lavorare al meglio e con il giusto mood, contribuendo ad un buon clima generale in ufficio.
In Opyn basiamo la nostra cultura aziendale sulla spontaneità e l’inclusione, siamo amichevoli, informali e sempre gentili. Forniamo un ambiente di lavoro in costante evoluzione e attento a favorire la crescita professionale del singolo.
Avere una cultura aziendale forte e positiva è infatti quanto mai necessario al giorno d’oggi, quando il clima generale di instabilità fa vacillare le nostre sicurezze, dentro e fuori dal mondo del lavoro. È altrettanto vero che la cultura aziendale non può rimanere statica ma deve modificarsi e adattarsi per rispondere a questi repentini cambiamenti. Adottare modalità operative e strumenti adeguati ad un lavoro sempre più da remoto e a delle relazioni sempre più a distanza, dimostrano una cultura aziendale resiliente.
Creare nuove sinergie e modus operandi, puntare sulla formazione e sull’aggiornamento dei dipendenti è il modo migliore per non restare indietro rispetto a un mondo del lavoro che cambia, velocemente.
Siamo nel periodo della Great resignation, in cui le dimissioni hanno raggiunto picchi considerevoli in tutto il mondo. Soprattutto fra i giovani, che si dimettono per stipendi troppo bassi, un cattivo work-life balance o appunto, per un clima di lavoro negativo. È chiaro che oggi la cultura aziendale vincente è quella agile e human-centric, capace di mettere chi rende grande un’azienda, i dipendenti, al primo posto.