7 ottobre, 2024

13 minuti di lettura

Scritto da: Viviana Sbarra

Green Lending: la finanza sostenibile che potenzia le imprese


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Le tematiche sostenibili sono ormai da qualche anno al centro dei piani strategici aziendali. Sempre più imprese sono interessate a mettere in atto progetti che abbiano una ricaduta positiva sull’ambiente, le persone e la governance. E per realizzarli hanno necessità di fondi adeguati.

Per questa ragione ha iniziato a diffondersi la cosiddetta finanza sostenibile, ossia la finanza che nel processo decisionale di un investimento, tiene conto dei fattori ESG, ossia quelli di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Governance). L’obiettivo della finanza sostenibile, detta anche finanza etica, è sostenere gli investimenti che creano valore a lungo termine.

In questo ambito si inserisce il cosiddetto green lending, legato in particolare al fattore E, quindi quello ambientale. Si sta facendo largo nel settore finanziario con l’obiettivo di investire in progetti sostenibili, stimolando l’afflusso di capitali nella green economy e promuovendo lo sviluppo di una finanza eco-sostenibile.

Introduzione al Green Lending: definizioni e modalità di funzionamento

Il green lending o green finance è a tutti gli effetti un’attività finanziaria concepita per promuovere obiettivi ambientali e iniziative di sostenibilità. Può concretizzarsi in un prestito o un prodotto di investimento e contribuisce allo sviluppo di un’economia sostenibile.

Tali attività finanziarie possono essere indirizzate, ad esempio, verso progetti che abbiano a che fare con la produzione di energia da fonti rinnovabili, oppure l’uso sostenibile delle risorse o più in generale l’efficienza energetica, il trattamento dei rifiuti o dell’acqua, il controllo dell’inquinamento, nonché la bioedilizia.

Tale obiettivo è perseguito concretamente attraverso strumenti finanziari che sostengono progetti ad impatto positivo sull’ambiente. Tra essi troviamo:

  • Green bonds (strumenti di debito)
  • Green loans (spesso collegati ad uno specifico progetto)
  • Sustainability-linked loans (generalmente legati a degli obiettivi di sostenibilità).

Tutti questi strumenti vengono messi a disposizione di interventi per la transizione energetica, la riduzione delle emissioni e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Andiamo a esaminarli nel dettaglio qui di seguito.

Green Bonds: Investimenti Verdi per il Futuro

Come abbiamo anticipato poco fa, uno degli strumenti della green finance sono i green bond.

Si tratta di prestiti obbligazionari emessi da istituzioni o da imprese, i cui proventi sono utilizzati esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in tutto o in parte, nuovi o già esistenti “progetti green” (da qui il nome). In pratica, chi emette green bond chiede al mercato di investire in un progetto che ha un impatto positivo per l’ambiente.

Molte realtà li utilizzano come sostegno alla loro transizione ecologica, con il fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.

 

Per valutare la corrispondenza con gli obiettivi sostenibili, il progetto deve rispondere e soddisfare i cosiddetti pilastri della finanza sostenibile, ossia i green bond principles, linee guida procedurali non vincolanti che precisano l'approccio adeguato ad emettere un Green Bond.

 

Quali sono e da chi vengono definiti i green bond principles?

I pilastri della finanza sostenibile sono stabiliti dall’ICMA (International Capital Market Association), l’associazione internazionale dei mercati di capitali e si identificano in:

 

  • Utilizzo dei Proventi: tutti i progetti qualificati come Progetti Green dovrebbero portare ad evidenti benefici a livello ambientale, i quali dovranno essere valutati e, ove possibile, quantificati dall'emittente. Ad esempio, possono essere rivolti a progetti di efficienza energetica, progetti per l’uso di energie rinnovabili, prevenzione e controllo dell’inquinamento, conservazione della biodiversità terrestre e marina, gestione sostenibile delle acque e altri.
  • Processo di Valutazione e Selezione del Progetto: significa che l’emittente di un Green Bond deve comunicare chiaramente agli investitori gli obiettivi ambientali, i processi e i requisiti di eleggibilità. Si prevede inoltre che questo punto sia integrato da una revisione esterna.
  • Gestione dei Proventi: i profitti netti derivanti dai Green Bond devono essere accreditati in un conto specifico, nonché documentati dall'emittente in un processo interno formale connesso alle operazioni finanziarie e di investimento. Il bilancio dei ricavi netti rilevati dovrebbe essere periodicamente corretto e l'emittente è tenuto ad informare gli investitori sulle tipologie di collocamento temporaneo di quei proventi netti non ancora destinati.
  • Attività di Reporting: gli emittenti sono tenuti ad elaborare, mantenere e tenere aggiornate informazioni riguardanti l'uso dei proventi su base annuale, se possibile con indicatori di performance qualitativi, come ad esempio la produzione di elettricità, le emissioni di gas a effetto serra che sono ridotte/evitate, il numero di persone a cui viene dato accesso a energia pulita.

Green Loans: Prestiti per Progetti Eco-Sostenibili

Come per i green bond, è possibile emettere dei green loan ossia una forma di finanziamento che consente di utilizzare i proventi per finanziare esclusivamente progetti che apportano un contributo sostanziale a un obiettivo ambientale. Condividono con i green bond l’obiettivo ma a differenza dei primi, i green loans vengono emessi esclusivamente dagli istituti finanziari.

 

Anche per i green loans esistono dei principi di riferimento, i Green Loan Principles definiti dall’LMA, la Loan Market Association, che riflettono quelli relativi ai green bond: Utilizzo dei Proventi; Processo di Valutazione e Selezione del Progetto; Gestione dei Proventi; Attività di Reporting.

 

Sustainability-Linked Loans: Finanziamenti Legati agli Obiettivi di Sostenibilità

I Sustainability-linked loans sono prestiti legati alle performance di sostenibilità dell'azienda, che vengono misurate utilizzando dei target di performance di sostenibilità (SPT).

Non sono legati a un progetto particolare ma i mutuatari vengono ricompensati o penalizzati in base alla loro performance su alcune misure ambientali, sociali e di governance (esg), ad esempio con una variazione dei tassi di interesse.

 

I Sustainability-linked loan rientrano tra i prodotti che le banche possono inserire nel proprio Green Asset Ratio (GAR), cioè il rapporto tra gli asset di credito che finanziano le attività ritenute in linea con la tassonomia UE delle attività eco-compatibili.

Gli istituti finanziari che erogano questi finanziamenti in genere adottano schemi di premi che si traducono in un vantaggio concreto già durante la richiesta del finanziamento, rendendo questo strumento particolarmente appetibile per le imprese.

 

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Normative e Compliance: Fondamenti per una Strategia Efficace di Green Lending

I primi passi normativi a livello internazionale ed europeo sul tema della finanza etica sono stati fatti con l’Accordo della conferenza sul clima di Parigi (COP21), siglato a dicembre 2015 da 195 Paesi, che ha incentivato l’offerta di soluzioni finanziarie finalizzate allo sviluppo di un’economia a basso impatto ambientale.

Anche l’Unione Europea è intervenuta sul tema, anche se le iniziative promosse finora si configurano come mere raccomandazioni, la cui attuazione avviene quindi su base volontaria. Di fatto però si va verso la creazione di un quadro legislativo europeo vincolante in materia di finanza sostenibile e nei prossimi anni sarà una realtà.

Un tassello importante è stato messo a punto dalla Commissione Europea che si è impegnata nella creazione di un sistema unificato di classificazione delle attività sostenibili, la cosiddetta Tassonomia, che sia obbligatorio per tutti gli Stati Membri e che chiarisca cosa è veramente green da un punto di vista economico. Al momento non si è ancora giunti ad una definizione concreta ma resta la convinzione secondo cui per far crescere il settore della green finance è necessario determinare un framework normativo chiaro e trasparente, al fine di agevolare gli operatori finanziari nell’identificazione degli elementi davvero green di un progetto di finanziamento. Ma non solo, un’armonizzazione dei criteri aiuterebbe anche le imprese a orientarsi verso un modello coerente di sviluppo sostenibile, evitando il rischio di cadere nel cosiddetto green washing.

Proprio per contrastare il green washing, a febbraio 2023 l’Unione Europea ha raggiunto un accordo importante per la creazione di uno standard europeo da adottare su base volontaria che definisca in modo chiaro le caratteristiche da rispettare affinché uno strumento obbligazionario possa essere definito “verde” (European Green Bond Standard - EUGB): esso introduce il principio fondamentale per cui gli emittenti che vogliano beneficiare dell’etichetta di “obbligazione verde” debbano destinare almeno l’85% delle risorse raccolte ad attività di tipo ambientale.

Finanziamenti sostenibili: catalizzatori per progetti innovativi a basso impatto ambientale

Gli investitori sono sempre più interessati ad allineare i propri portafogli agli obiettivi di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale, come quelli che abbiamo descritto in precedenza, ossia l'Accordo di Parigi e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

D’altro canto, le imprese sono interessate a ricevere finanziamenti per i propri progetti e accelerare così la transizione verso un’economia più sostenibile.

In questo senso, un altro strumento utilizzabile è costituito dai sustainable bonds, ossia obbligazioni sostenibili che possono essere emesse da società, governi e municipalità. Anche questi bond devono rispettare i principi di sostenibilità dell'ICMA.

 Le obbligazioni sostenibili offrono diversi vantaggi:

  • lato istituti finanziari, la possibilità di allineare i propri portafogli agli obiettivi di sostenibilità
  • lato imprese, occorre considerare che fattori ESG assumono sempre più un ruolo rilevante nella valutazione delle opportunità e dei rischi d'investimento di lungo termine. Orientarsi su progetti sostenibili aiuta a ricevere finanziamenti utili per la loro realizzazione.

 

Opyn Universe: Sostegno a banche e asset manager per il credito sostenibile e il Raggiungimento degli Obiettivi di Green Lending UE

 

La Commissione Europea ha pubblicato a marzo 2018 il Piano d'Azione per la finanza sostenibile, in cui vengono delineate strategia e misure da adottare per la realizzazione di un sistema finanziario che sostenga il programma dell'Unione per il clima e lo sviluppo sostenibile. In esso si raccomandano azioni da intraprendere nell’ambito di 3 obiettivi generali:

  • Favorire la canalizzazione degli investimenti finanziari verso un'economia maggiormente sostenibile
  • Considerare la sostenibilità nelle procedure per la gestione dei rischi
  • Rafforzare la trasparenza e gli investimenti di lungo periodo.

Tra le azioni proposte nel documento vi sono, oltre alla Tassonomia citata nel precedente qui sopra, la creazione di marchi UE per i prodotti finanziari verdi, permettendo così agli investitori di individuare agevolmente gli investimenti che rispettano i criteri ambientali, e migliorare la trasparenza per quanto riguarda le comunicazioni societarie.

 

Gli istituti finanziari hanno quindi un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più green e sostenibile. In genere, esse inseriscono la loro impronta climatica nel contesto delle attività finanziarie e delle decisioni di prestito.

D’altronde, il tema della sostenibilità sta acquisendo un ruolo di primo piano anche per gli operatori del mondo creditizio per rispondere agli obiettivi di crescita del numero di prestiti e mutui green prevista dalla regolamentazione europea.

Non sempre però riescono a raggiungere gli obiettivi ESG che l’Europa richiede. Questo può essere dovuto, ad esempio, ad una difficoltà nel determinare il rating creditizio e sostenibile dell’azienda da finanziare, che spesso sfocia in dispendio di risorse e tempo.

 

Il nostro Opyn Universe va incontro a tale necessità, supportando banche e asset manager nella digitalizzazione della valutazione dei criteri ESG, permettendo agli istituti finanziari di accompagnare le aziende nella loro transizione green.

 

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