Se sei un’azienda, sai bene quanto sia importante rispettare le scadenze di pagamento, sebbene questo, a volte, risulti difficile, incappando di conseguenza in quelli che si chiamano interessi di mora.
In questo articolo ti spieghiamo cosa sono gli interessi di mora, come si calcolano e le normative che li regolano, fornendoti anche una soluzione per evitarli.
Gli interessi di mora sono una forma di risarcimento prevista in caso di ritardo nel pagamento di una fattura o un debito contrattuale. Di fatto si tratta di una compensazione economica per il creditore, mirata a coprire il danno derivante dal mancato rispetto delle scadenze di pagamento. Questo strumento risulta essenziale nei rapporti commerciali e nella gestione della liquidità aziendale, in quanto tutela i creditori, incentivando i debitori a rispettare le scadenze.
Gli interessi di mora, detti anche interessi moratori, si calcolano applicando un tasso di mora sull’importo dovuto, moltiplicato per il numero di giorni di ritardo. È possibile che essi siano indicati direttamente in fattura e nelle condizioni di pagamento presenti nei contratti, contribuendo così a regolamentare i rapporti finanziari tra le parti.
Come si calcolano gli interessi di mora
Come abbiamo appena detto, la mora è una sanzione che viene applicata a coloro che non rispettano le date di scadenza prefissate per determinati pagamenti. Ciò vuol dire che gli interessi maturano nel tempo e sono calcolati in percentuale.
Per calcolare gli interessi di mora, è necessario individuare il tasso applicabile, che può essere quello stabilito dal contratto o, in assenza di specifiche, quello previsto dalla normativa vigente (ad esempio, per le transazioni commerciali in Italia si fa riferimento al tasso BCE maggiorato).
Il calcolo degli interessi richiede anche una precisa valutazione del periodo di mora, espresso in giorni, moltiplicando il capitale dovuto per il tasso annuale e dividendo per 365 giorni, a seconda dell'anno. Gli interessi maturano quotidianamente e possono accumularsi fino al completo saldo del debito, con un effetto compensativo per il creditore.
Pertanto, il calcolo degli interessi di mora varia a seconda di parametri quali il tasso concordato, l’importo dovuto e il ritardo accumulato, rendendo essenziale una valutazione accurata per determinare l’esatto importo dovuto.
Per il calcolo degli interessi di mora, quindi, gli elementi da considerare sono:
- L’importo dovuto
- Il tasso percentuale
- Il numero di giorni di ritardo
La formula può quindi essere:
Interesse = (Importo dovuto x tasso percentuale x giorni di ritardo) / 365
Applicazione degli interessi di mora in fatturazione
L’applicazione degli interessi di mora in fattura rappresenta uno strumento essenziale per le aziende che desiderano assicurarsi pagamenti puntuali e una gestione finanziaria stabile.
Gli interessi di mora, calcolati sulla base del tasso di mora previsto contrattualmente o dalla normativa vigente, vengono inseriti in fattura come maggiorazione dovuta al ritardo nel pagamento.
La fatturazione degli interessi di mora deve essere gestita con precisione da parte del creditore, indicando chiaramente gli importi e specificando se si applicano interessi di mora sull’imponibile o sul totale fattura, così da evitare contestazioni e contribuendo a consolidare relazioni trasparenti e responsabili.
Differenza tra interessi di mora e altri tipi di interessi
Comprendere le differenze tra interessi di mora e altri tipi di interessi, come quelli legali, è cruciale per una gestione finanziaria e legale efficace. Sebbene possano sovrapporsi in alcune situazioni, essi differiscono significativamente nei loro scopi e applicazioni.
Vediamo insieme le principali differenze:
- interessi di mora
- somme aggiuntive dovute dal debitore in caso di ritardo nel pagamento di un’obbligazione pecuniaria
- hanno una funzione risarcitoria
- sono applicati in caso di ritardo nel pagamento e sono disciplinati dalle normative e dalle clausole contrattuali
- sono calcolati in base a un tasso di mora predeterminato e stabilito contrattualmente o, in assenza di accordo, dalla normativa vigente
- pur essendo soggetti a fatturazione, non incidono sulla base imponibile dell'IVA e non contribuiscono all'incremento del volume d'affari o del fatturato.
- interessi legali
- sono stabiliti per legge
- si applicano in assenza di disposizioni contrattuali specifiche
- possono variare in base al contesto normativo e al tipo di transazione
- rappresentano una remunerazione per l'uso di una somma di denaro dovuta o prestata
- possono essere applicati su somme non necessariamente legate a un ritardo ma a un normale decorso del tempo
Questa distinzione tra interessi legali e interesse di mora ha un impatto significativo nelle decisioni aziendali: sul piano finanziario, permette di valutare correttamente i costi derivanti dal ritardo nei pagamenti e di prevedere strumenti per mitigarli; sul piano legale, consente di impostare contratti chiari, evitando dispute interpretative.
Inoltre, riconoscere che gli interessi di mora non generano profitti ma compensano un danno economico aiuta a negoziare clausole più equilibrate nei contratti. Un approccio consapevole a queste differenze supporta strategie di credito responsabili e tutela i diritti delle parti coinvolte, sia nel ruolo di creditore che di debitore.
Implicazioni legali e fiscali degli Interessi di mora
Le norme legali sugli interessi di mora regolano l'applicazione di questi interessi nei casi di ritardo nei pagamenti previsti da contratti commerciali o obbligazioni pecuniarie.
Gli interessi di mora per ritardo pagamento sono definiti dal Decreto Legislativo 231/2002, che stabilisce che essi decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del pagamento, senza bisogno di ulteriori solleciti da parte del creditore.
Dal punto di vista fiscale, gli interessi di mora non sono soggetti a IVA, poiché non rappresentano una controprestazione, ma un risarcimento del danno subito dal creditore per il mancato rispetto dei termini contrattuali.
La gestione di interessi di mora e interessi legali ha rilevanti implicazioni: una corretta determinazione del tasso di mora evita contenziosi tra le parti e garantisce una tutela equa degli interessi contrattuali. Inoltre, conoscere queste norme permette di gestire adeguatamente le proprie obbligazioni e di mantenere una gestione finanziaria conforme alla legge, evitando sanzioni o ulteriori aggravi economici.
Inoltre, includere chiaramente gli interessi di mora nelle fatture offre maggiore trasparenza, agevola i processi di recupero crediti e migliora la pianificazione finanziaria dell’impresa.
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