Il Buy Now Pay Later (BNPL) è un fenomeno sempre più diffuso nel mondo dei pagamenti. Ormai assodato in ambito consumer, negli ultimi tempi si è affermato anche nel settore business-to-business (B2B). Ciò vuol dire che un numero sempre maggiore di aziende acquista merci e servizi dai propri fornitori pagando comodamente a rate.
Si tratta di una soluzione di pagamento rivoluzionaria, che solo fino a pochi anni fa era impensabile, andando così ad arricchire la gamma dei pagamenti digitali ad oggi a disposizione delle aziende. Pagamenti digitali che nel primo semestre del 2024 hanno raggiunto un transato pari a 223 miliardi di euro in Italia, in crescita del +8,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (Fonte: Osservatorio Innovative Payments - Politecnico di Milano).
Il pagamento dilazionato in ambito B2B, in realtà, esiste già da tempo (ad esempio, il bonifico a 30-60-90 giorni è tra le soluzioni più utilizzate nelle transazioni aziendali) ma finora non era stato mai fatto attraverso la tecnologia e con un grado di velocità e flessibilità che solo le nuove piattaforme fintech garantiscono. È nato e si è diffuso, così, il BNPL B2B. Tale innovazione risponde anche alle nuove esigenze dei buyer aziendali che si aspettano un’esperienza di acquisto sempre più smart e frictionless, oltre che personalizzata.
Lato merchant, le soluzioni di Buy Now Pay Later rispondono per lo più a obiettivi di miglioramento del cash flow, riduzione degli insoluti e aumento delle vendite.
Ma con l’aumentare delle transazioni digitali, inevitabilmente aumentano le preoccupazioni e i rischi legati alla privacy e alla sicurezza dei pagamenti. Infatti, proteggere le informazioni sensibili degli acquirenti e le transazioni finanziarie da accessi non autorizzati e frodi è fondamentale e bisogna farlo attraverso standard e protocolli ben precisi.
Vediamo assieme di cosa si tratta e quali sono le soluzioni principali individuate per farvi fronte.
BNPL: i principali dubbi e preoccupazioni delle aziende
In generale, quando si tratta di adottare innovazioni in azienda non è sempre facile, sebbene l’innovazione sia alla base del successo di un business che voglia resistere alla crescente competitività, in qualunque settore.
In ambito consumer la motivazione principale che induce resistenza al suo utilizzo da parte delle aziende afferisce principalmente alla sicurezza dei dati.
Inoltre, le barriere di accesso al servizio sono molto deboli: ad esempio, la valutazione del merito creditizio del consumatore non esiste o risulta molto blanda, il che vuol dire assenza di controlli preliminari sulla capacità del consumatore di ripagare il debito.
In ambito business, tale preoccupazione può essere ovviata grazie a operatori fintech come noi di Opyn, che da oltre 10 anni effettuiamo analisi creditizia sulle aziende. Ciò vuol dire che effettuiamo sempre una valutazione della solvibilità del cliente prima di concedere il pagamento dilazionato.
Una ricerca Opyn realizzata con Ipsos sui pagamenti digitali e in particolare il BNPL B2B ha rivelato che in Europa i principali dubbi delle aziende a offrire un servizio di Buy Now Pay Later ai propri clienti business vertono soprattutto su:
- affidabilità e utilità del servizio per i propri clienti in Francia, Spagna e UK;
- scarsa conoscenza del servizio in Italia;
- scarsa conoscenza e mentalità aziendale non aperta alle innovazioni in Germania.
Eppure, sempre secondo la nostra ricerca, la propensione all’utilizzo del BNPL resta alta anche tra i non utilizzatori del servizio: oltre la metà delle imprese lato merchant (56% in Italia, 58% in Francia, 51% in Spagna e UK) è orientata a valutare l’adozione di soluzioni rese possibili dal digitale per il pagamento dilazionato. I dati delle aziende tedesche registrano, al contrario, un interesse del 37%, mostrando quindi uno scetticismo più accentuato sull’utilizzo di questo servizio.
Tuttavia, la spinta arriverà più forte dai buyer: in UK l’80% degli acquirenti business non utilizzatori sarebbe decisamente interessato ad adottare il BNPL, in Francia e Italia il 76%, in Spagna il 73%, in Germania il 70%.
Protezione dei dati e della privacy nel BNPL per il B2B
L'aumento dei pagamenti digitali fa emergere la necessità di misure di sicurezza e protezione dei dati aziendali. A questo scopo si fa ricorso a tecnologie come l'intelligenza artificiale e il machine learning, fiore all’occhiello delle società fintech come noi di Opyn.
Ad oggi le misure di sicurezza nel settore finanziario sono già molto avanzate; un ulteriore contributo deve venire dalle imprese con politiche più rigorose per proteggere i dati dei propri clienti. Si tratta di introdurre sistemi, processi e misure per proteggere le transazioni finanziarie da accessi non autorizzati, violazioni dei dati e frodi.
Dall’unione degli sforzi, si darà vita a un ecosistema di maggiore fiducia, oltre che più sicuro.
Garantire un alto livello di sicurezza nei pagamenti è complesso ma non impossibile. Innanzitutto, occorre partire dalla valutazione della solvibilità del cliente, che comprende tutte le attività mirate a effettuare controlli sullo stato di salute del buyer.
Ad esempio, quando il merchant registra il buyer su Opyn Pay Later, inserisce il codice fiscale dell’azienda acquirente e, a partire da questo, la piattaforma cattura in pochi secondi centinaia di dati finanziari da fonti interne ed esterne e li elabora attraverso i propri algoritmi sviluppati dall’esperienza di oltre 15 miliardi di crediti analizzati negli ultimi 10 anni.
Oltre alla solvibilità del cliente anche in fase di pagamento vengono effettuate delle verifiche sul metodo di pagamento utilizzato, proteggendo anche in questo caso il merchant da un possibile insoluto.
Inoltre, a garantire la sicurezza dei pagamenti a livello globale è il cosiddetto Payment Card Industry Data Security Standard (PCI DSS) che richiede ai fornitori di servizi, alle banche e agli esercenti di seguire rigorose linee guida sulla sicurezza: protezione dei dati, controllo degli accessi, usare una rete sicura, ecc…).
La sicurezza nelle transazioni BNPL per le imprese
Tra i sistemi di sicurezza più utilizzati per tutelare dati e privacy in ambito pagamenti troviamo:
- autenticazione multi-fattore, che richiede più forme di identificazione (come dati biometrici, domande di sicurezza o token fisici): garantisce un livello di sicurezza ulteriore quando il cliente procede ad un acquisto;
- sistemi di crittografia, come Secure Sockets Layer (SSL) e Transport Layer Security (TLS) , che garantiscono la trasmissione sicura dei dati tra i browser dei clienti e i siti web o le piattaforme di pagamento delle aziende;
- tokenizzazione dei pagamenti, che protegge le informazioni sensibili sui pagamenti sostituendole con dei token univoci che non hanno alcun valore intrinseco, permettendo così di ridurre il rischio di accesso non autorizzato e violazioni dei dati;
- protocollo SSL (Secure Sockets Layer), che cripta le comunicazioni del sito web, quindi risulta fondamentale per la sicurezza dei dati che transitano sulle singole pagine del sito. È in genere presente con la dicitura "HTTPS" nella barra degli indirizzi web.
Le misure di controllo e sicurezza nelle transazioni online sono in continua evoluzione e rimanere aggiornati è di vitale importanza anche per i merchant che operano nell’ambito B2B.
Implicazioni della PSD3 per il BNPL
È ormai imminente l’introduzione della PSD3, la terza direttiva sui servizi di pagamento volta ad ottimizzare il sistema dei pagamenti europeo e a colmare le lacune della PSD2.
La nuova normativa sui pagamenti online introdurrà standard di sicurezza ancora più elevati, con un focus specifico sulla protezione dei dati e prevenzione delle frodi; inoltre, l’adozione di tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e la blockchain, diventerà imprescindibile per garantire la sicurezza delle transazioni nonché migliorare ulteriormente l’attività di analisi creditizia.
Le piattaforme BNPL si adegueranno quindi alle nuove normative e possibilità al fine di essere compliant con i requisiti dettati dalla normativa europea ma soprattutto per offrire servizi sempre più a valore aggiunto.
Alla PSD3 si affianca il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole comunitarie in materia di accesso ai dati finanziari dei clienti (Financial Data Access o Fida): in sostanza, il provvedimento mira a supportare la transizione dal modello Open Banking a quello Open Finance.
Questo vuol dire che le terze parti, se autorizzate, avranno accesso a informazioni non solo relative alla movimentazione del conto corrente di consumatori e imprese ma anche in relazione a contratti di investimento, mutuo, prestito e assicurazione, e potranno quindi sviluppare prodotti e servizi finanziari personalizzati per soddisfare le esigenze e le aspettative sia del mercato consumer e che di quello business.
Il quadro normativo del settore pagamenti è dunque in continua evoluzione e sviluppo anche su tematiche di primaria importanza come la sicurezza dei dati.
Una soluzione come il Buy Now Pay Later risponde perfettamente alle necessità di miglioramento della sicurezza, a cominciare dalla possibilità di effettuare una valutazione creditizia dei clienti business e una verifica del metodo di pagamento utilizzato. Il BNPL B2B rende le imprese più agili e competitive, riducendo i rischi derivanti dai pagamenti e aumentando la trasparenza delle transizioni.
Nel caso di Opyn Pay Later, questo vale sia per l’Italia che per l’Europa, UK e Svizzera: ciò vuol dire che buyer europei, inglesi e svizzeri possono accedere al servizio di bnpl di un merchant italiano, così come merchant stranieri possono avere buyer italiani interessati ad utilizzare la soluzione per i propri acquisti aziendali.
Scopri di più sul nostro Opyn Pay Later, la soluzione di bnpl pensata per il B2B.
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